Ambiti d'Intervento

Sentirsi accolti e supportati

TU SEI AL CENTRO

Solo attraverso la relazione con me potrai scoprire se ti senti accolto come desideri. Carl Rogers afferma che ogni individuo è il migliore esperto di se stesso.
Il processo di cambiamento si fonda sulla relazione tra me e te.
Ciò che attesta la qualità professionale dei servizi che offro è garantito:
dalla Certificazione in conformità alla norma tecnica UNI 11592 rilasciata da FAC CERTIFICA, per la figura professionale operante nel campo delle Arti Terapie.
da AssoCounseling, ai sensi dell’art. 4 della L. 4/2013, per la figura professionale di Counselor.

BENESSERE PERSONALE
Dall’infanzia fino alla Terza Età

Il carattere delle persone inizia a formarsi fin dai primi anni di vita ed è strettamente legato alle esperienze che si vivono e alle modalità che s'imparano. Il counseling artistico-espressivo può essere un valido metodo per creare un ponte tra le proprie emozioni e il mondo esterno, esprimere contenuti emotivamente intensi e aprire opportunità di dialogo durante momenti difficili della propria esistenza (come malattie che costringono a letto o in ospedale), in casi in cui non è facile esprimere le emozioni, relazionarsi con i coetanei, integrarsi nella vita scolastica o, più in generale, comunicare a livello verbale. Il counseling artistico-espressivo può educare i bambini e i giovani a relazionarsi con le proprie emozioni e comunicarle in modo sano, sfruttando canali tattili e visivi che sono molto più diretti, semplici e comprensibili rispetto ad altri.
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Vengo spesso contattata da studenti universitari iscritti all'Accademia di Belle Arti, perché interessati a scoprire il mondo delle Arti Terapie, per scrivere la tesi finale al percorso di studi inerente la terapia d’arte. Oppure, mi scrivono studenti iscritti presso la facoltà di Scienze dell'Educazione per conoscere la valenza pedagogica che risiede nel metodo arteterapeutico. I diplomandi in arte terapia mi chiedono se possono affiancarmi per fare esperienza diretta sul campo. Quando mi è possibile, rendo partecipe come osservatori sul campo i tirocinanti prossimi al diploma. Ho strutturato un metodo per fornire un aiuto a definire meglio il tema di una tesi relativa all'Arteterapia, supervisionare il lavoro di scrittura, a partire dall’esperienza diretta su di sé circa il metodo.
Viviamo in un mondo in cui a ciascun adulto viene richiesto di uniformarsi a norme e stili comportamentali ritenuti socialmente corretti e accettabili. Così la frenesia della vita quotidiana, lo stress, le responsabilità e la routine, possono portare a non ascoltare le proprie emozioni (ad esempio reprimendole, giudicandole o razionalizzandole) oppure ad accentuarle, fino anche ad identificarsi con esse. Queste situazioni, tra casi estremi e sfumature, possono essere causa di grave malessere (cronico o occasionale), che tende a emergere in particolar modo nelle situazioni delicate di crisi o cambiamento. Il counseling artistico-espressivo permette di far emergere, esplorare, comprendere, accettare e imparare a gestire le proprie emozioni, senza richiedere particolari doti o abilità in campo artistico da parte di chi intraprende questo percorso di crescita personale.
T. Kitwood afferma: “La demenza si configura come interazione fra danno neurologico e qualità delle relazioni interpersonale”, pertanto quando si lavora con anziani mal orientati e disorientati è importante che la relazione sia rispettosa: è necessario considerare l’anziano nella sua totale unicità, valorizzando la sua storia di vita, cercando di rispondere al bisogno di sentirsi utile, amato e ascoltato. Non bisogna pretendere competenze cognitive ormai perse, ma accogliere e valorizzazione i sentimenti e le emozioni ancora presenti. L'approccio dell'ascolto attivo del Counselor o dell’Arteterapeuta, coadiuvato dallo stimolo dei materiali artistici, permette di attingere alla memoria antica, non intaccata dalla malattia, nel caso di anziani fragili, con lievi demenze o con malattia di Alzheimer. Così ognuno arriva a creare qualcosa d'importante, sostenuto all'interno di una relazione di fiducia, nel rispetto dei propri tempi. Una piccola vittoria sull'annientamento della persona che certe malattie portano con sé.

EDUCATIVO E SCOLASTICO
Dalla Scuola Nido
fino alla Scuola Secondaria di Secondo Grado

“Educare significa sostenere l’altro per trovare il significato alla propria vita”.

(Bruno Bettelheim)

Lo psicologo russo Vygotskij afferma che: “La creatività è la capacità di combinare in un modo nuovo e in forme autonome i dati provenienti dall’esperienza, usando con competenza i mezzi espressivi e le tecniche, unitamente alla motivazione ad ESPRIMERSI E COMUNICARE.

È dal 1999 che l’UNESCO fa in modo che l’educazione artistica e culturale acquisiscano una posizione di rilievo durante l’intero ciclo scolastico. Anche il Ministero dell’Istruzione considera come fondamentale il ruolo delle discipline artistiche per riconoscere le opere d’arte e rispettare i beni culturali e ambientali, a partire dal proprio territorio.
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A cominciare dalla Scuola dell’Infanzia il bambino viene educato al piacere del bello e al sentire estetico, a comunicare le proprie emozioni (a se stesso e agli altri), a inventare storie, utilizzando materiali e strumenti, tecniche espressive e creative. Nella scuola del Primo e del Secondo Ciclo l’alunno produce testi visivi ed è in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini e messaggi multimediali, conosce i beni artistici, a partire da quelli presenti sul proprio territorio ed è sensibile rispetto alla loro salvaguardia. Nonostante l’età più delicata venga considerata quella adolescenziale, perché accompagnata da momenti di turbamento, incertezza, confusione e disorientamento, il disagio è comunque sempre presente dove c’è crescita e ricerca della propria identità, all’interno dell’ambiente educativo della scuola, dove si vive il processo dell’età evolutiva.
Affiancare al lavoro degli insegnanti quello di un Professional Counselor Arteterapeuta, formato all'utilizzo di tecniche per valorizzare le potenzialità creative individuali ed esperto dell'ascolto attivo, può generare molteplici vantaggi per le scuole.

Le attività artistiche, insieme a iniziative didattiche, diventano altamente formative perché l’apprendimento è anche emotivo. La conoscenza viene costruita dall'alunno che vive situazioni concrete dove esprimersi e sperimentare, sia nella relazione con se stesso, sia con gli altri; gli insegnanti hanno l’opportunità di vivere questi momenti come vere e proprie occasioni di formazione e la scuola può così ampliare la propria offerta formativa ed essere all’avanguardia nella comunità locale in cui si trova.

SOCIOSANITARIO
E RIABILITATIVO

I professionisti della relazione di cura si focalizzando sulla salute (la promozione dell’empowerment, l’indipendenza e l’autonomia) e sulla costruzione della relazione terapeutica con la persona, non con il sintomo e la malattia. L'umanizzazione dei trattamenti, tra cui quello non farmacologico, è vantaggiosa perché normalizza il più possibile l'esperienza della malattia, integra l'intervento medico e favorisce l'adattamento creativo delle persone, se si pensa soprattutto ai bisogni emotivi, cognitivi e sociali.
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Nei contesi di ospedalizzazione, l'arte è utilizzata come mezzo di elaborazione e di narrazione mentre l'esperienza di autoefficacia garantisce un maggior senso di controllo e padronanza, favorendo la salute. Con l'anziano, stimolare l'espressione con i mezzi grafici ed espressivi è anche un modo per comprendere il livello di compromissione della memoria. Con persone con disabilità fisiche, attraverso le arti ci si rivolge anche alle funzioni motorie, per migliorarne la funzionalità. Se si parla di prendersi cura della compromissione psichica, optare per i mezzi artistici aiuta ad elaborare emozioni forti, che sono spesso innescate durante quelle esperienze che implicano la relazione con gli altri.

LAVORO
E ORGANIZZAZIONI

La capacità maieutica nel porre domande, oltre a quella di osservazione e analisi, facilitano la presa di coscienza dei problemi e, attraverso il confronto con gli altri operatori presenti, migliora le relazioni fra utenti e il personale di servizio. Nei gruppi di lavoro, il counseling artistico-espressivo migliora l'elaborazione dello stress, modificando le circostanze che lo hanno prodotto, favorendo la nascita di nuove dinamiche, più funzionali al proprio sostegno psicofisico e all'empowerment. Interventi per l’orientamento e la riqualificazione professionale, il benessere organizzativo e aziendale, il rapporto vita personale e vita professionale, la motivazione, la gestione dello stress e dei conflitti, i passaggi generazionali sono alcuni esempi di dinamiche che si potrebbero affrontare.
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10 ANNI DI ARTESSERE

LIBERI di COMUNICARE
EMOZIONI IMMAGINI PAROLE

Artessere

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